Spostamenti

Estate 2021
Fabrizio Syd Santuccio

Se dovessimo dare una data per stabilire il momento a partire dal quale il calcio siracusano ha smesso di essere un piccolo orgoglio cittadino, diremmo senza dubbio il 18 giugno 1995, data di sconfitta nei play off per la B, sul campo di Avellino.

Sia chiaro, il motivo non sta nella sconfitta, ma nelle conseguenze della stessa.

Di lì a poco il fallimento, la radiazione, la rinascita 4 categorie più giù, 3 ripescaggi, 2 promozioni e una retrocessione per ritornare dopo 15 anni in C1, nel frattempo diventata Lega Pro Prima Divisione, e poi di nuovo play off, sconfitta, un altro fallimento, dopo 17 anni da quello del 1995.

Una nuova rinascita, addirittura in terza categoria, uno scambio di titoli con il Palazzolo, 2 promozioni consecutive, l’aggancio alla serie C, non più divisa in 2 livelli, ancora un fallimento, a soli 7 anni dal precedente.

Dall’estate del 1995 a quella del 2019, in 24 stagioni, solo 6 di queste tra i professionisti (3 in C, 2 in C1, 1 in C2), 9 in serie D, 7 in Eccellenza e 2 in campionati ancora minori. Ma soprattutto, un feeling tra squadra e tifoseria che non si è mai risanato, neanche lontanamente, anche se non si è mai spento del tutto.

A ciò va aggiunto un altro campionato di Promozione (il secondo) e altri 2 in Eccellenza (compreso quello imminente 2021-22), per un totale di 6 anni tra i professionisti e ben 21 tra i dilettanti, dal 1995 al 2022.

All’epoca nella dirigenza, oltre a Lina Schifitto c’era Salvatore Montagno Grillo, l’ultimo ad abbandonare la nave, a suo dire.

A 26 anni e 2 giorni di distanza, il Siracusa perse dei ben più miseri play off, quelli di Eccellenza per andare in D, contro un Giarre troppo forte per essere battuto. Il 28 giugno la Lega comunicò che dal ripescaggio erano escluse le società non promosse dai campionati di Eccellenza.

Il comunicato apparve fuori da ogni logica in quanto con il vecchio format, oltre alle vincitrici dei gironi andavano in D anche 7 vincitrici dei play off e la vincitrice della coppa Italia di Eccellenza. I play off appena effettuati si sostituivano al normale svolgimento del campionato per decidere le vincitrici dei gironi, ma quegli 8 posti dovevano essere dati, a rigor di logica, ai club di Eccellenza sconfitti nelle varie finali.

Tolta la possibilità di ripescaggio, si cercarono altri modi per andare comunque in D.

In serie D girone I c’erano alcune squadre coinvolte in un processo per illecito sportivo. Tra queste appariva senza speranze il Troina di quel Giovanni Alì responsabile dell’ultimo fallimento del Leone. Erano coinvolte anche Acireale, Licata e Rotonda. La probabilissima imminente retrocessione del Troina, coinvolto in una decina di partite, fece puntare gli occhi verso il titolo del Marina di Ragusa, primo tra le retrocesse, primo ad essere riammesso in caso di sentenza di condanna del Troina, e con una dirigenza disponibilissima alla cessione del titolo sportivo.

La dirigenza siracusana lavorò in silenzio per spostare il titolo del Marina a Siracusa ed ottenere quindi la riammissione in serie D.

Una mossa che, se fosse riuscita, sarebbe stata a dir poco epica: guadagnare una categoria avendo perso la finale ed essendo esclusi dai ripescaggi, al misero costo di un titolo nato solo 2 anni prima, e quindi senza possibilità di ottenere grandi punteggi nelle graduatorie per i ripescaggi.

Ma nonostante il giudice ebbe accertato che il Troina e i suoi dirigenti sistematicamente avessero aggiustato i risultati di alcune partite, la sentenza punì più i dirigenti che il club, che se la cavò con soli 10 punti di penalizzazione (poi ridotti a 6) da scontarsi nella stagione successiva, e non con la retrocessione.

Nel corso degli anni, sia tra i professionisti che tra i dilettanti, di combine passate in giudizio se ne sono viste molte e tutte sono finite con la retrocessione dei club coinvolti e giudicati colpevoli. Questa sentenza, unica nel suo genere, dimostrò come un club che rischia la retrocessione debba preferire l’aggiustamento (illecito) delle partite anziché quello della rosa.

Il titolo del Marina di Ragusa si spostò a Siracusa, il titolo aretuseo creato da Cutrufo nel 2019 si spostò a Lentini, ma gli spostamenti non finirono qui.

La stessa figura di Cutrufo si spostò da presidente a sponsor principale, con Salvatore Montagno Grillo a prendere le redini della società, oltre 26 anni dopo il tracollo dell’Associazione Sportiva Siracusa, per scrivere nuovi capitoli in questa tribolata storia della maglia azzurra.

Sperando che il calcio siracusano torni ad essere un piccolo orgoglio cittadino, che i nuovi capitoli siano più lieti, e prevedano spostamenti in categorie più dignitose.


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Fabrizio Syd Santuccio

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Stagioni: 2021-22 ~ Presidenti: Gaetano Cutrufo ~ Giovanni Alì ~ Lina Schifitto ~ Salvatore Montagno Grillo