La carica dei 5.000 per salvare il Siracusa

11 giugno 1995, l'ultima vittoria dell'AS
Fabio Pisano

Una data ed una giornata che per molti tifosi aretusei rimarrà scolpita a lungo nel tempo. Già, perché quella domenica venne disputato il match contro l’Avellino, andata delle semifinali di play off di Serie C1 per poter accedere al campionato di Serie B.

L’annata 1994-95 ricordata per essere l’ultima dell’AS Siracusa, vide gli azzurri diretti da Giuliano Sonzogni realizzare un autentico capolavoro sportivo. La gravissima crisi economica che attanagliava il club da tempo, coinvolse tutti i componenti della squadra, che per mesi non percepirono stipendi, ciò nonostante sul campo da gioco la maglia azzurra venne onorata fino all’ultimo dei suoi giorni.

A Siracusa in quei giorni una consapevolezza metteva d’accordo tutti: l’AS avrebbe potuto evitare il fallimento solo ed esclusivamente centrando la promozione in Serie B, in caso contrario la fine era già segnata.

La gara si decise di disputarla in campo neutro, in quanto l’esigua capienza del Nicola De Simone, l’elevata richiesta di biglietti pervenuta da parte dei supporter avellinesi e l’importanza del match spinse gli organizzatori a trovare una valida alternativa. Cosi dopo una lunga diatriba su dove giocare il match (Catania e Messina vennero scartate dalla società aretusea per via delle forti rivalità), la scelta cadde sul Comunale di Reggio Calabria che vantava una capienza di circa 15.000 spettatori.

Domenica 11 giugno 1995 i tifosi siracusani si organizzarono di buon mattino con qualunque mezzo e possibilità pur di non mancare all’appuntamento e raggiungere Reggio Calabria; così per molti, punto di ritrovo fu il Bar di Corso Timoleonte, da dove numerosi pullman sarebbero partiti alla volta della Calabria.

Il clima di speranza rivolto a questa partita era evidente sul volto di ogni singolo tifoso azzurro. All’interno dei pullman vennero distribuiti da alcuni sostenitori centinaia di cappellini azzurri con su scritto “Forza Siracusa”, a questa carovana azzurra si aggiunsero anche centinaia di automobili ed un treno speciale composto da 18 vagoni.

All’inizio del match si contarono ben 5.000 tifosi siracusani presenti e disposti in curva Nord. Ai tifosi irpini, circa 7.000, venne assegnata la gradinata in quanto più capiente. L’arbitro designato per dirigere l’incontro fu Nucini di Bergamo, che negli anni a seguire calcherà i campi della Serie A.

Una volta cominciata la gara, si percepì fin da subito che il Siracusa disposto in campo avrebbe venduto cara la pelle pur di vincere la partita. Cuore, grinta e rabbia, gli azzurri misero alle corde fin dalle primissime battute la squadra allenata da Boniek. L’Avellino arrivato secondo in classifica e nettamente favorito per il salto di categoria, incredibilmente non riuscì a controbattere le folate dei padroni di casa, cadendo ripetutamente sotto i colpi dell’artiglieria azzurra.

Cosi nell’arco di 12 minuti cambiò la partita in favore degli aretusei.

Dapprima Michele Scaringella al 23’ che fu lesto a ribattere in rete una respinta corta del portiere Landucci su un tiro di Massimo Cicconi, e successivamente Pasquale Logarzo al 35’ con una bordata dai 25 metri, mandarono in visibilio i supporter azzurri che increduli assistevano ad una delle pagine più belle del calcio siracusano. Il balletto sotto la curva di Scaringella e Logarzo al secondo gol rese maggiormente palpabile l’impresa che si stava compiendo.

Nella ripresa la reazione irpina non tardò ad arrivare. L’ingresso in campo di Carmine Esposito diede quella sterzata propositiva in più agli ospiti che al 55’ accorciarono le distanze grazie a Salvatore Fresta, bravo ad indovinare con un tiro da fuori area l’angolo alla sinistra di Bianchessi.

Nonostante i ripetuti attacchi da parte degli ospiti, gli azzurri riuscirono a difendersi bene, portando a casa il primo match in attesa della gara di ritorno ad Avellino. Migliaia e migliaia di siracusani festanti, si radunarono all’imbarco dei traghetti di Villa San Giovanni attendendo il pullman della squadra, immortalando di fatto una delle pagine più emozionanti mai viste a Siracusa. Squadra e tifosi festanti si unirono in canti e balli di gioia, un fiume di auto fece il suo ingresso a Messina con lunghi e chiassosi caroselli.

Mai quanto in questa giornata la maglia azzurra venne sudata ed onorata da un gruppo di ragazzi, che pur non percependo alcun stipendio provarono fino all’ultimo a tenere in vita la storia di un club glorioso come quello azzurro.

Per molti siracusani questa fu l’ultima partita vista dell’AS Siracusa, altri (cinquecento circa) ebbero la forza e la fortuna di vederla un’ultima volta nella gara di ritorno. Sì, perché perdendo 1-0 in un clima tutt’altro che semplice, si venne eliminati dai Play-Off, e così facendo si aprirono le porte ad un fallimento che ancora oggi grida vendetta.




Fabio Pisano

Vedi anche
Stagioni: 1994-95 ~ Calciatori: Alessandro Bianchessi ~ Gianfranco Zanotto ~ Vincenzo Lambertini ~ Elio Migliaccio ~ Carmelo La Spada ~ Marco Giampaolo ~ Michele Scaringella ~ Pasquale Lo Garzo ~ Francesco Libro ~ Andrea Ciaramella ~ Marco Limetti ~ Stefano Casale ~ Massimo Cicconi ~ Allenatori: Giuliano Sonzogni ~ Presidenti: Lina Schifitto ~ Partite: Siracusa - Avellino