15 novembre 2022
Il Siracusa è passato da Cutrufo a Montagno nell'agosto del 2021. Ad allestire la rosa c'era Salvo Bianco e come allenatore Roberto Regina. La squadra esordì bene in coppa vincendo entrambi i match del primo turno ma perse le prime 2 di campionato, portando Regina a rassegnare delle dimissioni "guidate". Mascara era già all'interno dello staff tecnico e scalpitava per sedere in panchina, cosa che gli fu negata dai Cutrufo nel 2015 (preferirono Andrea Sottil, che a differenza di Mascara oggi è in serie A) ma concessa da Montagno...
Quindi subentrò Mascara, andarono via un po' di calciatori e ne arrivarono altri, la squadra rimase sempre da 4°-6° posto, andò via anche Bianco e arrivò Merola. Merola prese altri calciatori su indicazione di Mascara, la squadra rimase ancora da 4°-6° posto, senza mai esprimere una identità propria, un gioco corale, affidandosi spesso alle giocate del singolo (nel girone di andata spesso Marco Montagno, in quello di ritorno Lele Catania). Il Siracusa finì il campionato al quinto posto, esattamente in linea con ciò che poteva fare ma il dato essenziale che doveva essere colto (ma non lo fu) era che l'accoppiata Merola-Mascara non era idonea a costruire, gestire ed allenare una squadra che potesse puntare al vertice. Del resto il curriculum di Mascara parla chiaro, forse il più grande calciatore che la Sicilia abbia mai avuto, ma come allenatore al momento sta esattamente dove merita. Eppure, e ci si chiede come mai, ai nastri di partenza del campionato che doveva essere vinto a dicembre, a costruire la rosa c'era l'accoppiata Finocchiaro-Merola, e l'allenatore scelto fu, contro ogni logica, ancora Mascara. Ai primi di luglio alcuni giornali web sportivi (Goal Sicilia su tutti) pubblicarono notizie circa un presunto malcontento di Finocchiaro, frustrato dalle interferenze di alcuni personaggi interni alla società, poi vi fu quello scellerato messaggio della nostra dirigenza sulle riconferme (ne abbiamo parlato ieri), poi l'addio di Finocchiaro con la rosa ancora incompleta, per restare nuovamente nelle mani di Merola, Mascara e la persona che aveva interferito impedendo a Finocchiaro di fare il proprio lavoro. Capiamoci, non ci importa di Finocchiaro come non ci importa di nessun singolo elemento, ci importa il bene del Siracusa. Ma di certo è più probabile raggiungere gli obiettivi affidandosi a chi ha dato prova di saperli raggiungere piuttosto che a chi in oltre un anno ha dimostrato l'esatto opposto. In tutta la stagione 2021-22 il disastro è stato palese, del resto parliamo della stagione peggiore della storia del Siracusa (ma forse quest'anno faremo ancora di peggio, chissà). Per cui ci chiediamo: è possibile non riconoscere una simile catastrofe e affidarsi nuovamente a 2 dei principali artefici? Finocchiaro nella sua lunga carriera non si era mai trovato costretto a rispondere a un messaggio imbarazzante come quello della dirigenza attuale (ne abbiamo parlato ieri), ma c'è un fatto curioso che emerge, che magari lascia il tempo che trova ma può dare un'idea. Nella sua risposta Finocchiaro scrisse di essere stato ostacolato perché tra gli altri voleva prendere Catania, che l'anno scorso aveva segnato 9 gol in 14 partite, una media di un gol ogni 122 minuti. I nostri attaccanti attuali hanno questi numeri: Ficarrotta 5 gol in 13 presenze, un gol ogni 194 minuti; Savasta 5 gol in 15 partite, un gol ogni 212 minuti; Belluso 3 gol in 14 partite, un gol ogni 227 minuti, Montagno 2 gol in 15 partite, un gol ogni 407 minuti. Forse dei 3 era meglio ripartire da Finocchiaro, ma per incompetenza è stato scelto l'esatto opposto. E siamo ancora una squadra da 4°-6° posto, dopo oltre 13 mesi. E i risultati -fallimentari- sono sotto gli occhi di tutti.