Avanti insieme... verso il baratro!

29 dicembre 2022


Circa 3 settimane fa mi sono personalmente recato nella madrepatria aretusea dove ho trascorso una decina di giorni con i miei cari distanti da me circa 850 Km...


Ho avuto la fortuita possibilità di assistere a 2 partite del ASD Siracusa Calcio 1924, quella contro il ASD Real Siracusa Belvedere e quella contro la Leonzio. Taggo entrambi i club siracusani perché entrambi (e non solo loro) sono vittime di come viene gestito il lato sportivo di questa città. Non che il resto sia gestito meglio, le strade sono completamente distrutte, la gestione dei rifiuti, del cimitero, dell'ospedale, delle fognature, la manutenzione delle scuole, del verde pubblico, delle aree di aggregazione sociale, nulla, ripeto NULLA è gestito come meriterebbe una città di oltre 2750 anni di storia come è la nostra. Non è solo questa amministrazione, ci mancherebbe, il discorso, seppur a breve andrò nello specifico presente, è a carattere generale. A Siracusa non c'è una categoria di cittadini che può ritenersi felice, a dispetto del clima (capoluogo di provincia più soleggiato d'Italia anche nel 2021). I bambini non hanno parchi tenuti bene, puliti e funzionali, né aree gioco. I ragazzini non hanno dove coltivare le loro passioni sportive o artistiche. I ragazzi sono costretti a emigrare per trovare lavoro. Gli adulti sono costretti a sbattersi per risolvere burocrazia che altrove è semplice ma a Siracusa è proibitiva. Gli anziani non hanno dove curarsi dopo una vita di sacrifici. Anche i defunti hanno avuto i loro problemi di recente, ma non è questa la sede opportuna per parlarne, per rispetto loro e dei loro cari. Tornando al lato sportivo, come dicevo, ho potuto vedere 2 partite e qualche allenamento. Dalla tribuna laterale, ovviamente, perché la tribuna centrale, era -ed è ancora- interdetta al pubblico. La partita con la Leonzio incombeva, speranzoso di poterla vedere al coperto, scattai questa foto, per esorcizzare il timore di dover vedere un'altra partita esposto alla pioggia e al vento come era stato per il derby cittadino. É passato tutto il mese di dicembre, oltre l'apposizione di una transenna non è stato fatto assolutamente nulla. Il vento, entrando nell'area scoperta, rischia di far staccare altri pannelli, quelli del bordo della tettoia danzano pericolosamente nelle giornate particolarmente ventose. Uno di quei pannelli, staccandosi, spinto dal vento potrebbe diventare davvero molto pericoloso. Ma è passato un mese ed è ancora tutto così. Un mese intero. Né si è fatto qualcosa, nel frattempo, per aprire la gradinata, da sempre il settore che fa registrare il maggior numero di presenze sugli spalti. Assistere a una partita del Siracusa (o del Real o di tutte le altre realtà che fruiscono dello stadio Nicola De Simone) è diventato un'esperienza surreale: tifosi ammassati ai margini del campo (curva Anna, tribuna laterale e curva ospiti), con gli spalti centrali vuoti e non fruibili. Inconcepibile. Stadio Nicola De Simone, PalaLoBello, piscina Paolo Caldarella. Tutto un enorme disastro. E non ho elencato tutto. Occhio, che le elezioni si avvicinano, non vorremmo di nuovo leggere slogan elettorali come "AVANTI INSIEME" quando in 4 anni e mezzo di passi avanti non se ne sono visti ma di passi indietro, ahinoi, ne abbiamo fatti in abbondanza.


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